L’azienda con sede a Pinerolo, provincia di Torino, è oggi riconosciuta come eccellenza per la costruzione di sistemi per assemblaggio, robotica e packaging nei settori automotive, elettronica e meccanica generale. Da una decina di anni a questa parte, però, ha iniziato a diversificare la sua proposta di soluzioni, aprendo anche ad altri comparti – come il medicale/farmaceutico, l’occhialeria, il luxury, il white goods, l’elettromeccanica, la cosmetica – e arrivando così ad avere un approccio multisettoriale.
Esigenza
La strategia di crescita in campo medicale messa a punto da Bonetto segue una roadmap ben precisa, che vede la sua concretizzazione nello sviluppo di una piattaforma di moduli preconfigurati che permettono di realizzare una varietà numerosa di macchine, come se fossero standardizzate.
Due in particolare le soluzioni ideate per questo comparto: un sistema lineare e uno rotativo. “Il primo”, ci spiega Francesco Fraschetta, responsabile commerciale di Bonetto Automation, “è ideale per un tipo di produzione piuttosto flessibile, mentre il secondo è più indicato per tutte quelle situazioni in cui è richiesta una maggiore produttività. All’interno di questi sistemi vengono integrati dei gruppi operativi standard (i cosiddetti GOS), che si vanno di volta in volta a scegliere e configurare a seconda delle necessità progettuali. Ciascun GOS, infatti, è destinato a operazioni come manipolazione, handling, dosatura, incollaggio, saldatura e via dicendo.
Quindi a fronte di una soluzione completa standardizzata al 90%, ciò che ogni volta andiamo a customizzare per il cliente varia a seconda del processo produttivo”.
È stata proprio una piattaforma di questo genere la soluzione proposta recentemente da Bonetto a un'importante azienda del settore farmaceutico/medicale. “Alcuni mesi fa”, ci racconta infatti Fraschetta, “un nostro cliente ci ha chiesto lo studio e lo sviluppo di un sistema automatizzato per la produzione di provette pre-riempite.
Quindi finalizzato a riempimento, tappatura, etichettatura, marcatura, fino alla realizzazione delle macchine per il packaging primario e secondario”.